Media education - Educazione ai media

La media education è un’attività che permette di educare alla comprensione critica dei linguaggi dei media (stampa, pubblicità, social media) e all’uso consapevole dei canali di comunicazione.

L’innovazione e il valore aggiunto apportati dagli interventi che proponiamo è l’applicazione del metodo in interventi di sensibilizzazione su tematiche sociali, che vengono così resi coinvolgenti, efficaci e con un linguaggio adatto anche ai più giovani.

I prodotti mediali contribuiscono alla formazione della cultura: è quindi importante riflettere sui contenuti veicolati, soprattutto se si tratta di tematiche con ricadute sociali, culturali ed economiche che riguardano tutti e tutte.

Gli interventi sono adatti alle scuole e ad altre realtà, anche di adulti. Per attivare un progetto tra i seguenti, puoi contattarci alla mail mediaeducation@prosmedia.org.

I progetti e format di proprietà (protetti da copyright):
Awesome Image

MIA O DI NESSUN ALTRO. STEREOTIPI E RAPPRESENTAZIONI DEI MEDIA NEI CASI DI VIOLENZA DI GENERE

Un percorso formativo per offrire chiavi di lettura per riconoscere le relazioni buone da quelle seduttive distruttive e per capire le rappresentazioni della stampa e della pubblicità, spesso responsabili di veicolare stereotipi e pregiudizi scorretti. Riconoscere stereotipi e pregiudizi veicolati dai media sul femminile e sulla violenza di genere. Individuare i segnali della violenza e sviluppare uno sguardo critico nei confronti dei messaggi mediali.
Awesome Image

S-OGGETTI DI MOLESTIE. NARRAZIONI DEI MEDIA, PREGIUDIZI ED EMOZIONI NEI CASI DI MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO E DI STUDIO

Una problematica spesso poco approfondita è rappresentata dalle molestie sessuali e dai ricatti in ambito lavorativo. Attraverso un percorso di senso a partire dai racconti mediatici sulle molestie sessuali e su ciò che avviene nei luoghi di lavoro e di studio, si arriverà a comprendere cosa rientra nella violenza e quanto questa sia molte volte normalizzata e banalizzata, a discapito delle vittime ma anche delle organizzazioni che ospitano i comportamenti violenti.
Awesome Image

DONNE OGGETTO: QUANDO LA PUBBLICITÀ SVILISCE IL FEMMINILE

Riconoscere i messaggi scorretti e, più in generale, gli stereotipi sulle donne veicolati dalla pubblicità che, ripetuti, entrano a far parte della cultura e del modo di pensare. Questi pensieri diventano la base per comportamenti che contemplano anche la violenza di genere tra adulti ed adolescenti.
Awesome Image

LEGGERE IL QUOTIDIANO. IL FUTURO È INTERCULTURALE

Educare ad un giornalismo ecosolidale, sostenibile e interculturale, partendo dalla lettura critica dei quotidiani, per arrivare a conoscere come si realizza un giornale, a riconoscere le sue parti, a trasformare le notizie in maniera meno stereotipata e pregiudiziale, a sensibilizzare i giovani cittadini fornendo strumenti per leggere la storia in modo più critico.
Awesome Image

PAROLE CHE FERISCONO: LINGUAGGI IN RETE

La violenza può essere anche fatta di parole. I linguaggi utilizzati in rete celano il cosiddetto “disimpegno morale” che sembra in apparenza togliere ogni responsabilità a chi si “pronuncia” contro qualcosa o qualcuno. È importante riacquisire consapevolezza del potere delle parole, ancor più scritte in rete; questa amplifica i messaggi ad un numero più ampio di utenti e registra ogni informazione che rimarrà nell’identità digitale degli stessi.
Awesome Image

IL FEMMINILE DIMENTICATO: VERSO UN LINGUAGGIO INCLUSIVO

Dai media ai libri di testo, non sembra ancora un mondo di e per donne. Un cambiamento delle parole va di pari passo ad un cambiamento dei pensieri e dei comportamenti. Tornare ad un linguaggio ed a un racconto delle donne che le veda protagoniste quanto gli uomini, andando oltre gli stereotipi e ai retaggi patriarcali ancora propri della lingua italiana.