di Gaia Corradino
Aprirà il mese di luglio la prima edizione del Festival del Giornalismo a Verona, organizzato dalla redazione giornalistica di Heraldo.
Per la precisione dall’1 a 5 luglio compresi, negli spazi della settecentesca Antica Dogana di Fiume, sulla riva dell’Adige nel quartiere Filippini, si potranno incontrare stimate figure professionali del campo giornalistico.
Un assaggio è già stato dato con l’inaugurazione del Festival, che ha debuttato lo scorso 4 giugno, con ospite Toni Capuozzo, il noto giornalista e inviato di guerra.
Il progetto di raccolta fondi
Heraldo, in collaborazione con l’associazione culturale Canoa Club Verona, ha organizzato una campagna a sostegno del Festival affinché questo possa avvenire in presenza, rispettando tutte le norme anti Covid-19 necessarie.
L’obiettivo era di raggiungere la cifra di 4.400 € utili a far fronte a tutte le spese per la buona riuscita del Festival. Ne sono arrivati 5mila.
Per ringraziare gli oltre 150 donatori, ci sono in palio tante e personalizzate ricompense, tra cui il corso di giornalismo, gita in canoa, la possibilità di conoscere i collaboratori di Heraldo, oltre all’ingresso garantito al Festival.
I temi e gli ospiti del Festival
Il fine ultimo dell’evento è creare un dialogo diretto tra cittadini ed esperti del settore in un’atmosfera di apertura alla condivisione di nuove esperienze e, soprattutto, all’informazione.
I temi del macro-argomento giornalismo che verranno trattati, infatti, sono: giornalismo d’inchiesta, reportage di guerra e documentario, giornalismo sportivo, giornalismo e i nuovi media, giornalismo culturale e interculturale.
Tutti gli argomenti sono sempre attuali e il Festival farà da tramite come spazio di ritrovo per informare e aggiornare chiunque sia interessato a tali temi.
Gli ospiti che saranno presenti sono firme del panorama giornalistico italiano, dalle grandi testate a quelle locali, da quelle indipendenti ai freelance.
Si parte con il 1 luglio ad affrontare il giornalismo d’inchiesta e gli argomenti di mafia, terrorismo, criminalità, ma anche ambiente e sanità pubblica. Gli ospiti saranno Monica Zornetta, freelance per “Avvenire” e “Corriere della Sera”; Pierpaolo Romani di “Avviso Pubblico”; Paolo Biondani de “L’Espresso”; e Gianni Belloni, giornalista e coordinatore dell’Osservatorio “Ambiente e legalità” di Legambiente Veneto.
A seguire il 2 luglio con il tema del giornalismo sportivo e dei cambiamenti subiti in relazione all’influenza del marketing. A parlarne saranno Adalberto Scemma, docente all’Università di Verona e decano dei giornalisti sportivi veronesi; Furio Zara de “La Domenica Sportiva”; Anna Chiara Spigarolo del “Corriere dello Sport-Stadio”, Simone Gambino di “The Post Internazionale” (Tpi). E a seguire spazio a Italia – Belgio e il tifo in riva all’Adige.
Il 3 luglio si passerà al cosiddetto new media journalism, dove si affronteranno gli argomenti del giornalismo in relazione ai nuovi strumenti mediali e ai social networks e a tutto ciò che ne consegue come le notizie online e le fake news.
Gli ospiti che ne parleranno saranno: Jara Bombana, fondatrice veronese della piattaforma digitale “Malora”; il vignettista satirico Tonus (già collaboratore per “l’Unità”, “Il Vernacoliere”, “Cuore”, “Il Male”); Saverio Tommasi, giornalista tra i più letti di “Fanpage.it” e da poco in libreria con In fondo basta una parola (Feltrinelli, 2021); Emilio Mola, che è partito da “Senzacolonne”, piccola testata pugliese online, ed oggi è uno dei giornalisti più cliccati e seguiti sui social per le sue riflessioni sui fatti di cronaca e di attualità nazionale; e Francesco Specchia, giornalista di “Libero”, fondatore di “PopEconomy” e autore di numerosi libri di costume e società.
Il 4 luglio si affronteranno il giornalismo interculturale e il giornalismo di guerra, che includono viaggi all’estero e storie di migrazioni. A raccontarle saranno Emanuela Zuccalà, regista e giornalista freelance che scrive, tra gli altri, per “D-Repubblica”, “El Pais”, “Mail&Guardian”, autrice di grandi reportage dal Sud del mondo, con particolare attenzione al tema delle mutilazioni genitali femminili; Barbara Schiavulli, inviata di guerra, fondatrice e direttrice di “Radiobullets”, testata online indipendente che si occupa prevalentemente di esteri; e Laura Silvia Battaglia, reporter specializzata in aree di crisi e conflitti, documentarista, autrice e conduttrice per Radio3 e contributor del “Washington Post”.
Per concludere il Festival, il 5 luglio sarà dedicato al giornalismo culturale e l’importanza del ruolo dell’informazione nella sua autorevolezza e nell’impatto sull’opinione pubblica. Ad approfondirlo saranno Paride Pelli, direttore responsabile de “Il Corriere del Ticino”, quotidiano indipendente della Svizzera italiana, e di “Ticinonews”, per raccontare il ruolo culturale dei media italiani; e Massimiliano Tonelli, direttore di “Artribune”.
Il Festival è anche social. Sui canali Facebook, Instagram e Youtube si possono trovare tutti gli aggiornamenti sull’evento. L’hashtag ufficiale è #FGV2021.
La voglia di ripartire è tanta. Il Festival del Giornalismo a Verona è un’ottima occasione per farlo insieme, condividendo culture, opinioni ed esperienze che, purtroppo, la pandemia ha in parte tolto a tutti.