Sono ben 10 dei 74 i capitoli inediti della 30esima edizione del Dossier Statistico Immigrazione 2020 che analizzano il fenomeno delle migrazioni alla luce della pandemia.
Sarà questo il focus dell’incontro Zoom “Pandemia, lavoro e migrazioni: numeri e proposte a VR” lunedì 15 febbraio alle 20.30. Con Gloria Albertini (sociologa, IDOS/Cestim Onlus); Paola Busti e Manuela Tabarini (operatrici, Energie Sociali). Moderano la giornalista Elena Guerra (Veronetta Centoventinove) e Marta Gabucci (Prosmedia).
L’evento FB è qui: https://www.facebook.com/events/5093280350743425
Per partecipare è necessario inviare una mail a comunicazione@prosmedia.it con nome e cognome della persona che parteciperà all’evento validi anche per ricevere GRATUITAMENTE il Dossier Statistico Immigrazione 2020 in formato digitale, realizzato da Idos in partenariato con Confronti e il sostegno dei fondi Otto per Mille della Tavola Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi.
Al lavoro dei migranti sfruttati in agricoltura (stimati in 450mila unità) è dedicato il dettagliato saggio di Marco Omizzolo di Eurispes. Durante la presentazione nazionale raccontata da Marta Gabucci al seguente link, Omizzolo ha spiegato come durante l’emergenza Covid si è registrato un aumento del 15-20% di stranieri sfruttati nelle campagne (40-45 mila persone), con un peggioramento delle condizioni lavorative, un incremento sia dell’orario di lavoro (oscillato tra 8 e 15 ore giornaliere) che del numero (20%) di ore lavorate e non registrate, un peggioramento della retribuzione. Tutti effetti, dice il sociologo, “dell’intreccio perverso tra la pandemia e il sistema dello sfruttamento dei migranti”. A cui si è aggiunto “l’aumento esponenziale dell’arrendevolezza” dovuto al clima emergenziale che ha spinto molti migranti sfruttati“a considerare se stessi come secondari rispetto ai destini degli italiani” e quindi a rinunciare spesso alle giuste rivendicazioni.
Nel dossier secondo Gianfranco Schiavone dell’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) la nuova sanatoria per gli immigrati attivi nei settori dell’assistenza, del lavoro domestico e dell’agricoltura è stata una grande occasione mancata. Lanciata dal governo per venire incontro alle esigenze di cura dei familiari e di approvvigionamento alimentare degli italiani, essa è stata appunto un parziale fallimento per la parte riguardante l’emersione del lavoro irregolare (comma 1 del decreto 103/2020). Le “sole” 207 mila domande pervenute per questo comma, a fronte di una platea di 621 mila lavoratori stranieri irregolari, sono spiegate in parte dall’impostazione della norma, basata “quasi interamente sulla sola volontà del datore di lavoro di far emergere o meno il rapporto di lavoro irregolare” (escludendo di fatto le fasce più sfruttate). Ma si spiegano soprattutto con l’esclusione di altri settori lavorativi come la ristorazione, il magazzinaggio, il commercio ecc.: una scelta, scrive Schiavone, di “gratuita crudeltà” che ha tagliato fuori all’origine almeno 180 mila persone. Un “secco fallimento” è invece stata la regolarizzazione per la parte (comma 2) riguardante i migranti che avevano avuto in passato un percorso di regolarità di soggiorno o un rapporto lavorativo regolare: anche qui la rigidità dei criteri decisi ha impedito l’applicazione della norma e le sole 13 mila domande raccolte lo dimostrano.
Con il saggio sul lavoro domestico ai tempi del coronavirus, scritto da Andrea Zini di Assindatcolf, si completa quindi l’analisi sull’argomento. Sono stati 13mila i posti di lavoro persi in questo settore, che totalizza 850mila lavoratori in massima parte immigrati. Ambiguo il “successo” della regolarizzazione, che ha avuto ben 177mila domande in questo ambito, ma ha escluso tutto il lavoro irregolare.
Durante l’incontro Zoom del 15 febbraio sarà presente anche Energie Sociali con una proposta pratica: Paola Busti, operatrice mercato del lavoro, e la collega Manuela Tabarini, del settore educare, entrambe attive in Energie Sociali parleranno di formazione e inserimento lavorativo a Verona presentando alcune attività della cooperativa sociale e interagendo con chi ne ha esperito le modalità.
L’evento è organizzato da veronetta129, Energie sociali, Cestim, La Sobilla e Prosmedia.