«Un consiglio che posso dare sulla paura del contagio da virus? Quella di non vivere di Coronavirus.» Laura Baccaro, psicologa giuridica, criminologa, esperta di mediazione familiare e gestione dei conflitti, non ha dubbi. «Un conto è l’essere malati, il vivere la malattia. Un conto è l’essere esposti al rischio della malattia, del contagio», dice Laura Baccaro, docente di Medicina Interculturale nel Master in Intercultural Competence and Management dell’Università degli Studi di Verona.
«È normale che si cerchino informazioni sul contagio da Coronavirus. Ma vediamo di affidarci alle fonti ufficiali», osserva Laura Baccaro, psicologa in Padova. «È importante che seguiamo le disposizioni delle autorità sanitarie. E che assumiamo comportamenti responsabili».
Laura Baccaro nel suo blog di Psicologia ha pubblicato un articolo dettagliato con il vademecum degli psicologi sul Coronavirus.
Ecco i consigli che ha dato a lettrici e lettori di ProsMedia e che puoi ascoltare nel video di Laura Baccaro:
- Accettiamo la fragilità dell’essere umano. Evitare, insomma, l’ansia da prestazione che viene quando si vuole essere vincenti, immortali, inattaccabili;
- Accettiamo di essere sotto stress, ascoltando le nostre ansie e paure, che sono strumenti di allerta del tutto funzionali e normali;
- Occupiamoci di altro: parliamo con gli altri della nostra vita, di cosa adesso facciamo, ma senza concentrare tutto sul virus;
- Evitiamo le paure irrazionali, per le quali si rischia di vivere di Coronavirus;
- Diamo un significato al tempo che le restrizioni di questo periodo ci restituiscono. Sono cambiati i ritmi di lavoro e di impegno familiare? Approfittiamone per rimodulare il significato della nostra vita;
- Mettiamo a frutto il tempo utile che ora ci concediamo: leggiamo libri, facciamoci un tour virtuale dei musei (grazie a Internet), riscopriamo le relazioni umane con gli altri, ritroviamo il piacere di coccolarci gli animali domestici che abbiamo, coltiviamo le piante e i fiori sul balcone o in casa che abbiamo sempre curato di sfuggita;
- Non abusiamo di cibo e psicofarmaci per consolarci di fronte ad ansie e paure immotivate. Stiamo attenti a rispettare le prescrizioni che ci sono state date e così siamo al sicuro senza angosce;
- Stiamo attenti all’aumento delle conflittualità familiari, che la convivenza forzata (senza tempo all’estero) può incrementare. L’Associazione Psicologo di Strada offre consulenza gratuita su questo punto: www.psicologodistrada.it
- Diamo più tempo a noi stessi e alla nostra vita quotidiana;
- Prendiamoci lo spazio e il tempo per riflettere, ascoltando anche le nostre paure così come i nostri sogni, su cosa ha valore nella vita che viviamo;
- Pensiamo ai diritti, alle libertà, a quanto è importante nella vita che conduciamo di solito e che ora viene messo in discussione.
«È normale avere paura delle malattie e della morte», sottolinea la psicologa Laura Baccaro. «Come esseri umani abbiamo un limite. Accettiamolo, con serenità. Accettiamo la nostra mortalità: a questa accettazione accompagniamo le precauzioni, le regole che ci sono consigliate e richieste»
«Usiamo il dover stare in una sorta di quarantena», consiglia la psicologa Laura Baccaro, «come l’opportunità per ripensarci come persone. Per rivedere le relazioni con gli altri. Per ascoltarci e per migliorarci».