In una società sempre più globale le sfide aumentano per chi vive ogni giorno il cambiamento degli scenari in classe a causa degli stravolgimenti sociali, demografici e culturali in atto in Europa e non solo. In questo contesto il Csi, Centro Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Verona. sta lavorando al progetto “Mapping Teacher Training in Europe (MATT)”, Erasmus + Key Action 2 Strategic Partnerships (dal 2019 al 2021).

L’obiettivo della ricerca è arrivare a uno scambio di buone pratiche nella formazione degli insegnanti, in modo specifico per coloro che insegnano la lingua madre. «Insegnanti ed educatori sono chiamati alla costruzione di una scuola che sia all’altezza delle sfide del presente e che poggi le sue fondamenta sui valori della Costituzione e sull’inevitabile ruolo politico della parola e delle azioni – spiega Marta Milani, assegnista di ricerca del Csi di ateneo –. Le scuole sono infatti il principale microsistema in cui si incontrano crogioli di etnie e culture; ragion per cui costituiscono uno straordinario laboratorio sociale dove sperimentare le potenzialità e l’arricchimento derivanti dall’incontro con l’Altro, così come le inevitabili difficoltà della compresenza e della convivenza. Poter lavorare, mediante questo progetto, sulla mappatura delle buone pratiche, non solo nell’ambito dell’insegnamento della lingua seconda, ma anche a livello generale, di prassi didattiche all’avanguardia, e con un occhio di riguardo anche al tema dell’innovazione tecnologica, rappresenta per noi una sfida irrinunciabile; specie oggigiorno, in una società sempre più complessa e multiculturale dove a fare la differenza, ancora una volta, è il processo educativo che si mette in atto.»
Ambiti della ricerca. La ricerca vuole mappare le innovazioni pedagogiche, le tecnologie e le tendenze nell’insegnamento e nell’apprendimento delle lingue e in generale (anche al di fuori della classe di lingue), valutando come possono essere sfruttati per trasformare le dinamiche delle classi di lingua madre in termini di gestione della classe, relazione insegnante-studenti, consegna, flessibilità, personalizzazione e apprendimento mobile. Il progetto si focalizza nell’ambito dell’insegnamento della lingua seconda (L2) in classi multiculturali (istruzione superiore), al fine di promuovere contesti maggiormente inclusivi e in linea con le Raccomandazioni europee, anche in tema di innovazione tecnologica.
I Partner coinvolti nel progetto sono gli atenei Akdeniz University, Antalya, in Turchia, VisMedNet Association, di Malta, Management, Accounting and Education Research Association (MAERA) del Portogallo, Norges Teknisk – Naturvitenskapelige Universitet Ntnu, della Norvegia, e Wyzsza Szkola Biznesu I Nauk O Zdrowiu, della Polonia.