Maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali, pedopornografia: il Dossier Indifesa 2018 di Terre des Hommes dipinge un quadro preoccupante sulla condizione di bambine e ragazze nel mondo.
Presentata il 10 ottobre in Parlamento, l’indagine statistica conferma l’aumento – rispetto al 2016 – dei reati sui minori con 5788 coinvolti/e (+8%), di cui il 60% è rappresentato da bambine e ragazze. Le violenze sessuali sono aumentate del 18% e 1723 minorenni sono stati coinvolti in situazioni di violenze in famiglia (senza dimenticare che in questo numero non rientrano i molti casi sommersi in cui nessuno denuncia o si rivolge a qualcuno per un aiuto). Due dati sono invece in calo: la prostituzione minorile (-35%) e le sottrazioni di minori (-18%).
Per la prima volta l’indagine ha incluso anche tutti quei 2000 bambini/e che frequentano il mondo dello spettacolo in Italia. “Spesso – afferma Federica Giannotta, responsabile Advocacy Terre des Hommes – durante le sfilate non possono bere o sono costretti a mangiare poco, con le famiglie che li pressano. Il capitolo del rapporto dedicato alle “bimbe allo sbaraglio sulle passerelle” si basa sui dati raccolti dalla giornalista Flavia Piccinni nel libro-inchiesta “Bellissime””.
“È necessario ascoltare e monitorare”, ha commentato Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des Hommes, “ma soprattutto fare rete per non lasciare bambine e ragazze sole; solo unendo le forze tra famiglie, attori privati, istituzioni pubbliche e scuole possiamo produrre un impatto reale nella loro vita e ribaltare i trend sulla violenza di genere”.
Il Dossier Indifesa 2018 si è concentrato in questa edizione sull’importanza dell’istruzione per combattere le violazioni dei diritti delle bambine come i matrimoni e le gravidanze precoci: bambine e ragazze costrette a sposare uomini più grandi di loro che le costringono spesso a subire violenze. Oltre alla privazione dei diritti fondamentali, è la società a subire una perdita in termini di potenziale, rappresentato dal contributo che le ragazze potrebbero dare se avessero accesso all’istruzione.
Formazione e istruzione diventano la chiave “mettendo al centro i ragazzi e le ragazze, le bambine e i bambini, costruendo sulla loro partecipazione e sul loro protagonismo”, continua il presidente Salinari. “Solo così educheremo cittadini/e consapevoli in grado di superare la violenza e gli stereotipi. E poi innovare, sui linguaggi e sulle modalità di intervento, perché è evidente che i risultati ottenuti non sono sufficienti e dobbiamo provare a cambiare”.
È possibile scaricare qui il Dossier completo e consultare il sito www.indifesa.org.