Durante i lunedì di ottobre del 2018, dall’8 al 29, si svolge la quarta edizione della rassegna di cinema mediorientale “MediOrizzonti” al Cinema Teatro Nuovo di San Michele Extra, Verona. L’obiettivo è aprire sguardi differenti su Paesi troppo spesso stereotipati nella rappresentazione mediatica. Le due anteprime a ingresso gratuito sono organizzate a La Sobilla giovedì 26 aprile alle 19.30 con un documentario sull’invasione fascista dell’Etiopia, e mercoledì 9 maggio alle 17.30 proiezione di un documentario sul sistema scolastico palestinese e israeliano, grazie al Dipartimento di Scienze Umane e al Centro Studi Interculturali, nell’aula T5 dell’Università degli Studi di Verona. Saranno presenti i registi in collegamento skype.
Una selezione di film, documentari e cortometraggi che vanno oltre l’immaginario collettivo su Paesi troppo spesso stereotipati dai media. Questa è l’idea di fondo della rassegna di cinema MediOrizzonti, per un cambio di prospettiva, per confrontarsi e dare visioni nuove e non scontate su alcuni dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. L’appuntamento con i film è a ottobre 2018, per il quarto anno consecutivo, al Cinema Nuovo di San Michele Extra a Verona, via V. Monti 7c, a San Michele Extra, che ha supportato l’iniziativa dell’associazione culturale veronetta129, Net Generation e La Sobilla. La rassegna vede la collaborazione del Middle East Now di Firenze, l’Associazione culturale Italo-Spagnola ACIS, Colorificio Kroen e Tabulè. Ma altre collaborazioni si stanno definendo in questi mesi.
Le anteprime. La Sobilla ospita giovedì 26 aprile dalle 19.30 l’anteprima di MediOrizzonti in salita San Sepolcro 6/b (porta Vescovo) con il documentario If Only I Were That Warrior (2015, 72’) sull’invasione fascista dell’Etiopia, l’agognato “Posto al sole” che Mussolini volle assicurare al popolo italiano con il ricorso sistematico a crimini di guerra. L’ingresso è libero con tessera consigliata, sarà presente in collegamento skype il regista Valerio Ciriaci. Un appuntamento non strettamente legato al Medioriente ma che riteniamo necessario in un clima sempre più di “dimenticanze” storiche e di tensione “neo-fasciste”, in particolare in concomitanza con la Festa della Liberazione. Mentre mercoledì 9 maggio alle 17.30 grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane e il CSI, Centro Studi Interculturali, si tiene la proiezione del documentario This is my land (2014, 90’), della regista Tamara Erde, già presentato nella prima edizione di Mediorizzonti a Verona nel 2015, nell’aula T5 del Palazzo di Lettere in via San Francesco, 22. Intervengono Agostino Portera, direttore del CSI, Rosanna Cima, ricercatrice del Dipartimento di Scienze umane dell’ateneo scaligero, Ibrahim Kachab dell’associazione culturale veronetta129, e la regista Tamara Erde in collegamento via skype intervistata dal giornalista Ernesto Kieffer. In che modo i sistemi scolastici israeliani e palestinesi insegnano la storia delle loro nazioni in classe?Attraverso conversazioni e continue sfide con gli studenti, gli spettatori s’immergono nell’effetto profondo che il conflitto israelo-palestinese produce nelle nuove generazioni. Le anteprime sono a ingresso libero.
If Only I Were That Warrior. Si tratta di un film sulla Storia: qual è il rapporto vero tra i racconti di ponti e strade costruite, e la scoperta di gente imprigionata e bruciata all’interno delle chiese? Il film indaga nel presente, recupera le memorie delle diverse comunità, evidenzia punti di contrasto ma anche di contatto. Raccogliendo testimonianze in Italia, Etiopia e Stati Uniti, il regista ha documentato come l’eredità storica della nostra esperienza coloniale, tanto controversa e drammatica, rappresenti, nonostante tutto, una possibilità di rigenerazione, un concreto ponte di collegamento tra due nazioni e i loro popoli. 12 agosto 2012: il comune di Affile (RM) inaugura un monumento dedicato al gerarca fascista Rodolfo Graziani, generale durante la Guerra d’Etiopia del 1935 e primo viceré della nuova colonia. La notizia raggiunge la stampa internazionale e suscita un indignato scalpore. A Graziani viene imputato l’uso delle armi chimiche e il ricorso a violente rappresaglie contro la popolazione civile. Crimini di guerra per cui non fu mai processato, e che appartengono indelebilmente alle più oscure e controverse pagine del colonialismo italiano. Le comunità etiopi in tutto il mondo si mobilitano e organizzano proteste che dagli Stati Uniti arrivano fino ad Affile. A 75 anni dalla caduta dell’impero coloniale italiano, nuove generazioni di etiopi e di italiani si confrontano su un passato tormentato e ancora irrisolto.
Il regista. Valerio Ciriaci è un documentarista italiano con base a New York. Nato a Roma, nel 2011 si laurea in Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza con una tesi su Jean Rouch e l’etno-fiction. Quello stesso anno si trasferisce a New York per frequentare il corso di cinema documentario della New York Film Academy. Nel 2012 fonda la Awen Films con la quale lavora come regista e produttore per diverse produzioni non-fiction. I suoi primi corti documentari, Melodico e Treasure – The Story of Marcus Hook, sono stati selezionati in vari film festival internazionali, tra cui Big Sky Documentary Film Festival, Hot Springs Documentary Film Festival e Bari International Film Festival. Nel 2015 realizza il suo primo lungometraggio, If Only I Were That Warrior, vincitore del premio “Imperdibili” al 56˚ Festival dei Popoli e del Globo d’Oro 2016 per il miglior documentario italiano.
This is my land. Le attività di diversi insegnanti israeliani e palestinesi vengono raccontate lungo un arco di oltre un anno accademico, osservando i loro scambi e confronti con gli studenti e i dibattiti sulle scelte e sulle restrizioni ministeriali. Ne emerge uno sguardo profondo sugli effetti che il conflitto israelo-palestinese avrà sulla prossima generazione di individui.
La regista. Tamara Erde vive e lavora a Parigi ed è nata a Tel-Aviv nel 1982. Si è diplomata all’Accademia Bezalel di Gerusalemme e in seguito ha frequentato la scuola di cinema Le Fresnoy, in Francia. Il suo lavoro spazia dalla fiction ai documentari, passando per spettacoli e installazioni video. Il suo lavoro è stato presentato sia in molti festival cinematografici (Clermont Ferrand, Angelica Spring festival NY, Jerusalem int. Film festival e on) che all’interno di spazi teatrali e gallerie d’arte. Affronta nei suoi lavori questioni politiche e sociali incentrate sul conflitto israelo-palestinese. Le sue opere mescolano le sue riflessioni personali e immaginarie, con un approccio documentaristico accompagnato da profonde ricerche sui temi che le stanno più a cuore.
Gli organizzatori. L’associazione culturale veronetta129 e il gruppo informale Net Generation promuovono nel territorio veronese l’incontro tra culture diverse e tra i cittadini per la promozione e diffusione del messaggio antirazzista in modi sempre nuovi ed originali: la prima sostiene e prende parte attiva, spesso in rete con alte associazioni ed enti, ad attività antirazziste e antifasciste sul territorio progettate su e per il territorio veronese, il secondo nasce dalla necessità di dare spazio a ragazzi e ragazze che vogliono far sentire la propria voce, creare insieme iniziative ed eventi, dimostrare che il cambiamento è possibile. La Sobilla è uno spazio autogestito, un laboratorio di idee e di pratiche libero da sponsor istituzionali e commerciali che propone presentazioni di libri, seminari, proiezioni, esposizioni e altro ancora. Al suo interno si trovano la Biblioteca Giovanni Domaschi, Rivolta il debito / Communianetwork e anche singole persone che hanno deciso di condividere un progetto gestito in modo orizzontale e assembleare.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il festival Middle East Now di Firenze che si occupa di cinema, arte e cultura contemporanea, focalizzati su temi forti del mondo contemporaneo, come strumento potente di conoscenza della realtà e di integrazione culturale. Con l’associazione italo-spagnola ACIS che ha lo scopo di promuovere la diffusione della cultura e della lingua spagnola a Verona, con il Colorificio Kroen, circolo culturale affiliato AICS, situato all’interno di un ex-colorificio nella zona della ZAI storica di Verona. Focalizzato in particolar modo sulla proposta musicale, nasce per creare un punto di incontro, discussione ed aggregazione attorno al mondo della musica. E ancora con Tabulè, ristorante a Verona di cucina mediorientale.
Contatti. Per informazioni scrivete a info@veronetta129.it, consultate le pagine FB Veronetta Centoventinove e/o Mediorizzonti, e guardate i video sul canale Youtube Veronetta Centoventinove. Le anteprime sono a ingresso libero. Le proiezioni sono in lingua originale con sottotitoli in italiano, accompagnate da una breve presentazione.