L’8 febbraio a L’altro Teatro di Cadelbosco di Sopra, Reggio Emilia, andrà in scena La nave fantasma di e con Bebo Storti e Renato Sarti. Bebo Storti e Renato Sarti, in una sorta di cabaret tragico, estremo e scioccante, coinvolgono gli spettatori nella rievocazione di una dolorosa vicenda accaduta il 25 dicembre 1996 al largo delle coste siciliane, quando affondò un piccolo battello carico di migranti provenienti dall’India, dal Pakistan e dallo Sri Lanka. Le vittime furono 283: si trattava della più grande tragedia navale avvenuta nel Mediterraneo dalla fine della seconda guerra mondiale. Un record che è stato tragicamente superato in questi ultimi anni. Uno spettacolo a capitoli che non lascia nulla al caso e apre una riflessione su uno degli argomenti più scottanti dei giorni nostri. Con Storti e Sarti si ride persino di fronte ai fatti più crudi grazie all’impagabile capacità di dire cose feroci con un’ironia dissacrante dove il riso suona più sinistro di un grido.
Nonostante le precise testimonianze dei superstiti, autorità italiane e mass media, eccetto rare eccezioni, non se ne occuparono: la tragedia del Natale 1996 divenne il naufragio fantasma. Gli stessi pescatori della zona, che recuperarono decine di cadaveri nelle reti, temendo conseguenze per la loro attività li ributtarono in mare. Solo cinque anni dopo, con un reportage reso possibile dalla testimonianza del pescatore di Portopalo Salvatore Lupo, il quotidiano La Repubblica, attraverso un’inchiesta del giornalista Giovanni Maria Bellu, riuscì a individuare e filmare il relitto. Nel giugno del 2001 le immagini della “nave fantasma” fecero il giro del mondo ma, nonostante l’appello di quattro premi Nobel italiani (Renato Dulbecco, Dario Fo, Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia) e alcune interpellanze parlamentari, ancora nulla è stato fatto per recuperare il relitto e riconsegnare questo episodio alla Storia senza menzogne ed omertà.
La nave fantasma è una sintesi drammatica della vasta tematica, diventata sempre più urgente, connessa al tema dell’immigrazione: la disperazione dei migranti, il silenzio delle autorità e dei mass media, la ferocia dei trafficanti di esseri umani, la terribile indifferenza e l’invincibile paura della nostra società, le reazioni di carattere xenofobo e razzista. Benché basato su una rigorosa cronaca degli eventi – tradotta sulla scena attraverso i racconti dei protagonisti, con l’ausilio di materiale video e la proiezioni di disegni realizzati appositamente da Emanuele Luzzati – l’intento di Renato Sarti che ha curato la regia è quello di fare ricorso a tutti gli elementi tipici del teatro comico e del cabaret, quali l’improvvisazione e il rapporto
PREVENDITE
• biglietti online
• nelle serate di spettacolo presso L’Altro Teatro
• presso Arci RE – viale Ramazzini 72, Reggio Emilia (h 10-13 e 15.30-17)
• Bistrò 90 Ristorante – Cadelbosco di Sopra
• Centro Ottico Cadelbosco – piazza XXV aprile
INFO
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