Media e migranti, siamo alle solite: l’essere straniero torna a essere un “criterio di notiziabilità”, un elemento, un dato che merita di essere messo in evidenza, come dimostra il resoconto che l’agenzia di stampa Ansa ha fatto di un episodio di cronaca nera.
Sull’agenzia Ansa del 17 gennaio 2013, dall’Aquila, leggiamo infatti di “un duplice omicidio a sfondo passionale ma con le caratteristiche di una vera a propria esecuzione maturato nel pomeriggio, in pieno giorno, alla periferia est dell’Aquila nel parcheggio di un centro commerciale dove molte persone stavano facendo la spesa”.
Prosegue l’agenzia Ansa: “Un 48enne albanese, Burhan Kapplani, accecato dalla gelosia, ha freddato con un colpo di pistola vicino l’orecchio la sua ex moglie Hrjeta Boshti, 36 anni, anche lei albanese, con la quale aveva avuto quattro figli, che era appena salita a bordo di una monovolume; poi, ha ricorso il nuovo compagno della sua ex, Shpetin Hana, 39enne albanese che, abbandonato frettolosamente il posto di guida, ha cercato di scappare, e lo ha ucciso con un preciso colpo alla nuca. Dopo aver fallito un primo colpo”.
Il servizio dell’Ansa continua poi così: “A quel punto, l’omicida, un imprenditore del marmo che ha un’avviata attività all’Aquila, ha tentato una breve fuga gettando la sua calibro 22 in un fossato a lato della statale 17, ma è stato bloccato dai carabinieri e poco dopo dalla polizia chiamati da alcuni clienti del centro commerciale”.
Il titolo del servizio Ansa del 17 gennaio recita così: DRAMMA GELOSIA, ALBANESE UCCIDE EX MOGLIE E COMPAGNO. Il 19 gennaio 2003, l’Ansa dà la notizia della convalida del fermo dell’omicida. Ecco il titolo del dispaccio di agenzia: DUPLICE OMICIDIO L’AQUILA: CONVALIDATO ARRESTO ALBANESE. Torna nel titolo il riferimento alla nazionalità dell’omicida.
Perché l’agenzia Ansa mette nel titolo il riferimento alla nazionalità dell’omicida? E’ un elemento tanto importante da giustificarne il richiamo nel titolo? In un titolo vanno inseriti quei dati e riferimenti che sintetizzano la notizia, attraggono l’attenzione del lettore e ne stimolano la curiosità. Possiamo considerare l’essere “albanese” un elemento importante della notizia? La risposta è no. L’uccisione di una donna è purtroppo notizia frequente nel nostro Paese, tanto che qualcuno vuol introdurre il reato di “femminicidio”.
L’essere straniero non spiega la violenza contro quella donna. L’elemento in più è caso mai l’ambientazione “all’americana” della sparatoria che porta a uccidere una donna e il suo nuovo compagno: un centro commerciale? Che senso ha allora il riferimento all’essere “straniero”? L’omicida, questo sì è interessante, è un imprenditore del marmo, per cui sarebbe utile capire se l’attività economica ha o meno contribuito a “stressare” l’uomo e a trasformarlo in un killer.
I giornali quotidiani, il giorno dopo, non hanno dato molto spazio alla notizia, forse perché l’omicida è straniero. I quotidiani “Corriere della sera”, “Stampa”, “Giornale” e “Libero” non hanno richiamato la nazionalità dell’omicida, nel titolo. “Quotidiano nazionale” e “Messaggero” non hanno dato neppure la notizia, nelle pagine nazionali. L’unico giornale – come da tradizione – che ha titolato sull’essere albanese, sul status di “straniero”dell’omicida è “Repubblica”.